William Klein è una presenza frequente in questo blog.
E’ indubbiamente uno dei fotografi punto di riferimento assoluto, soprattutto per chi ama la street photography.
Nel 2005 è stata ospitata dal Centro Nazionale d’Arte e Cultura Georges Pompidou di Parigi una RETROSPECTIVE EXHIBITION su su di lui: per l’occasione è stato stampato un voluminoso catalogo di quasi 400 pagine, che era possibile acquistare a poco meno di 100 euro.
Oggi si trova facilmente su Amazon.
Ma io ne ho trovato casualmente una copia dimenticata tra pile di libri per bambini e l’ho portata a casa per poco meno di 35,00 euro! (miracolo!)
Il libro è in francese (come tutti quelli di William Klein) ed è edito dalla Marval per il Centre Pompidou: ISBN-10: 2862343625; ISBN-13: 978-2862343624.
Ho già scritto tanto su Klein: si parla sempre di lui come di un grande provocatore che ha rivoluzionato i generi fotografici che ha toccato, ma è anche regista (è stato assistente di Federico Fellini) e pittore.
Ci sono fotografi che rimangono a rispettosa distanza dalla scena. Essi prediligono le regole di correttezza e rispettano le convenzioni sociali. Ne ho già parlato qui.
Klein è un fotografo istintivo, immediato, fisico, brusco, che sembra quasi maltrattare le attrezzature e le sue immagini: fuori fuoco, grana, mosso. Lui mischia tranquillamente le foto di un matrimonio a quelle di una sommossa, gli album di famiglia e gli archivi da fotoreporter.
Lui provoca i suoi soggetti, entra pesantemente nella scena.
Ma anche per questo ci fa immergere nella realtà.
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William Klein, Roma |
Nel libro si sfogliano 50 anni incredibili di carriera.
Ovviamente ci sono le sue foto per le strade di New York negli anni ’50, che sono ormai entrate nella storia della fotografia.
Lui dice: “I find an extraordinary cast on the street, put there completely by chance“.
Colorate con humour nero e ironia, le sue foto di New York descrivono il panorama della vita di strada in tutta la sua cruda realtà. Il risultato non era certo di gradimento a tutti. La maggior parte degli americani del tempo non era disposta ad accettare la realtà delle baraccopoli evidenziata crudamente da Klein: il suo primo libro fu pubblicato infatti solo in Francia, ma a “New York” sono seguiti altri notevoli lavori su Roma (un documento eccezionale!), Mosca e Tokyo e naturalmente Parigi che lo ha adottato dal primo giorno.
Nel libro si trovano poi moltissimi ritratti, anche di personaggi famosi, poi gli originali Gigants e anche le foto di moda che gli hanno permesso di mantenersi a Parigi, che lui ha ovviamente reinterpretato in chiave personale.
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William Klein |
Poi ci sono disegni, dipinti, locandine di film insieme alla sua filmografia.
E non potevano mancare i suoi famosi e significativi Contacts Peints.
Ci sono molti modi per scegliere le foto. La scelta può essere fatta in fretta, o dopo un attento esame: la preoccupazione di verificare sul contact sheet (il foglio dei provini) se ciò che è stato visto è stato davvero catturato o se l’immagine corrisponde alla commissione o se quel ragazzo argento vivo ha girato la testa proprio nel momento in cui è stato schiacciato il pulsante di scatto.
Non c’è niente di decorativo nel suo approccio, ma c’è solo la volontà di creare un ponte tra la pittura grafica e la fotografia, che deve essere apprezzato per come è, un lavoro mai visto prima.